Josèfa Ntjam – swell of spæc(i)es

Evento Collaterale, 60a ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE ARTE, BIENNALE DI VENEZIA 2024

Josèfa Ntjam – swell of spæc(i)es

Evento Collaterale, 60a ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE ARTE, BIENNALE DI VENEZIA 2024

Artista: Josèfa Ntjam

Commissionato da LAS Art Foundation

M+B Studio: General Contractor

 

Commissionata e presentata da LAS Art Foundation, l’opera swell of spæc(i)es di Josèfa Ntjam assume la forma di un ambiente ultraterreno. Ospitato in un padiglione nel cortile dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, i paesaggi cosmici di un film ciclico si trasformano su una grande parete LED curva, arricchita da un paesaggio sonoro di Fatima Al Qadiri.

Le “docce sonore” di meduse sospese riproducono frammenti di narrazione, mentre una forma simile a una membrana emerge dal terreno, diffondendo frequenze elettroacustiche e offrendo uno spazio di riposo. Queste sculture sonore sono realizzate con materiali innovativi come resina di origine biologica e micelio di reishi.

L’installazione dà forma a una poetica dell’alterità, fondendo molteplici prospettive e sistemi di conoscenza.
Il film fonde la cosmogonia Dogon e le recenti scoperte in una narrazione circolare della creazione, con un cast di personaggi interspecie sintetizzati utilizzando l’intelligenza artificiale (IA) e strumenti digitali. Le fonti per queste creature includono modelli 3D di vita marina, scansioni di statue dell’Africa occidentale conservate in collezioni museali e fotografie che testimoniano movimenti di indipendenza decoloniale.

Attraverso il suo atto di fusione, Ntjam incorpora storie soggette a cancellazione egemonica all’interno di paesaggi marini e cosmici per consentirne la rinascita.

Questo approccio trae ispirazione dal duo elettronico Drexciya, la cui mitologia racconta di una popolazione sottomarina nata dai relitti del commercio umano atlantico, e dal musicista Sun Ra, che immaginava Saturno come pianeta ospite per le persone afro-diasporiche.

“Per swell of spæc(i)es, Ntjam ha esplorato i legami tra oceani e spazio esterno, sia mitologicamente che scientificamente. Un punto di partenza per il progetto è stata la recente identificazione di calcare, un tipo di roccia formatosi principalmente attraverso la sedimentazione degli scheletri di plancton e altri organismi marini, nei detriti di un ex pianeta in orbita attorno a una nana bianca. Ntjam si è concentrata sul plancton, un organismo definito dalla sua migrazione lungo le correnti, come punto di convergenza speculativo tra la Terra e lo spazio. La sua narrazione affronta il plancton come un idoneo portatore di memoria attraverso questi regni.”

swell of spæc(i)es: guida estesa

 

swell of spæc(i)es è completato da un programma pubblico organizzato con Ocean Space, ISMAR (Istituto di Scienze Marine) e Accademia di Belle Arti.

 

Sito Web e team del progetto: https://www.las-art.foundation
Guida estesa: available here

 

Immagini:

Josèfa Ntjam, swell of spæc(i)es, 2024. Installation view at Accademia di Belle Arti di Venezia. Collateral Event of the 60th International Art Exhibition – La Biennale di Venezia 2024. Commissioned by LAS Art Foundation. Courtesy the artist; LAS Art Foundation. © ADAGP, Paris, 2024. Foto: Andrea Rossetti

LAS Art Foundation | UNA / UNLESS Temporary Pavilion at the Accademia di Belle Arti, Venice, 2024. Commissioned by LAS Art Foundation. © 2024 UNA / UNLESS. Foto: Andrea Rossetti / Héctor Chico; Drone shots: Leonardo Mizar Vianello

Making off, Foto: Luca Delise © 2024 M+B Studio