Madang: Where We Become Us

GWANGJU BIENNALE FOUNDATION, EVENTO COLLATERALE, 60a ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE ARTE, BIENNALE DI VENEZIA 2024

Madang: Where We Become Us | Madang: Dove Diventiamo Noi Stessi

Gwangju Biennale Foundation

EVENTO COLLATERALE, 60a ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE ARTE, BIENNALE DI VENEZIA 2024

A cura di Dusu Choi

Artisti: Nam June Paik, Kcho (Alexis Leiva Machado), Ayoung Kim, Sojung Jun, Sylbee Kim

Commissionato da Gwangju Biennale Foundation

Produzione e Installazione

 

 

Madang: Where We Become Us è la mostra degli Archivi per il 30° Anniversario della Biennale di Gwangju, che riflette sulla storia della Biennale di Gwangju proponendo anche una riflessione del suo percorso futuro La Biennale di Gwangju ha visto crescere la sua fama internazionale guadagnandosi un ruolo primario in tutta l’Asia partendo dallo “spirito di Gwangju”, che comprende valori come rivoluzione, democrazia e comunità, con il mondo dell’arte. Questa mostra è composta da materiali di archivio raccolti nel corso degli anni, da opere della collezione della Biennale di Gwangju e altre opere che ampliano il suo significato, proponendo un punto di vista che va oltre la semplice enumerazione della sua storia. L’obiettivo della mostra è quello di offrire una prospettiva che esplori lo spirito di Gwangju nascosto tra gli spazi e i meandri dei documenti e delle opere, definendo cosinuovamente il valore contemporaneo della Biennale di Gwangju.

Il titolo della mostra include la parola coreana “Madang”, che significa “cortile”; essa simboleggia uno spazio centrale nella cultura coreana. Nelle case tradizionali coreane, il cortile è uno degli elementi fondamentali dell’abitazione e funge da “volto” della casa. Inoltre, una casa senza madang era considerat incompleta. Tuttavia, madang funziona come uno spazio di comunicazione, dove si svolgono varie riunioni e incontri in cui vengono prese decisioni significative e che determinano le dimensioni della comunità. È un luogo in cui si tengono feste ed eventi, frequentato da tante persone. Questa mostra illumina le quattordici edizioni passate della Biennale di Gwangju attraverso quattordici madang, ognuno rappresentate in una delle precedenti biennali.

La Biennale di Gwangju ha funzionato come un portale per l’arte contemporanea internazionale, andando oltre l’importazione semplice dell’arte occidentale e abbracciando i flussi globali e la diversità culturale dell’arte in tutto il mondo, inclusi paesi come l’America Latina, l’Africa e il Medio Oriente. I temi trattati nelle mostre della Biennale di Gwangju come la crisi climatica, la razza, il genere, la democrazia sono una testimonianza del suo impegno a superare i confini geografici e a contemplare l’era da una prospettiva planetaria. Allo steso tempo, fin dalla sua nascita, la Biennale di Gwangju ha intrapreso un discorso di comunità che ha cercato la molteplicità in ogni sua forma, partendo dalla città di Gwangju fino alla Repubblica di Corea, per poi estendersi ulteriormente fino all’Asia, fino alla comunità globale. Contrapponendosi a tutte le guerre, alla discriminazione e all’odio nei confronti delle minoranze in tutto il mondo, la Biennale di Gwangju vuole sottolineare nuovamente il potere positivo dell’arte come madang, ovvero un cortile e uno spazio libero, simbolo di diversità e inclusione.

 

Madang: Where We Become Us
Gwangju Biennale Foundation
Il Giardino Bianco Art Space, Castello 1814
Periodo di apertura: 20 aprile – 24 novembre 2024
Orari di apertura: orario estivo, dal 20 aprile al 30 settembre, 11 – 19; orario autunnale, dal 1 ottobre al 24 novembre, 10 – 18; chiuso il lunedì
Website: https://madang.gwangjubiennale.com